Tour 2018 Verbania – Capo Nord
Viaggio solidale di mi&ti in compagnia di Enzo e Franco (Bobo)
data e luogo di partenza: 26 luglio 2018, Trobaso – Verbania
data e luogo di arrivo: 31 agosto 2008, Capo Nord – Norvegia
stati attraversati: Italia, Austria, Repubblica Cieca, Polonia, Estonia, Lituania, Lettonia, Finlandia, Norvegia
km percorsi: 5.050
km orari: 20 di media
ore di bici: 252
pedalate: 907.200
tappe: 34
bici utilizzata: Milena Merida, Tiziano Specialized
forature: 2
cartoline: 700
ente benefico: Il Giardino delle Rose Blu, UILDM, Associazione S. Vicenzo Trobaso -Verbania, Caritas
cifra devoluta: 6.100€
Il nostro ennesimo viaggio solidale in bicicletta parte alle h. 13 di giovedì 26 luglio, uscendo dal cancello di casa a Trobaso (VB), prima tappa Ospitaletto (BS) a casa di Gianfranco Reboldi (Bobo), uno dei compagni di viaggio 2018.
Come sempre carichi di bagagli, io con le borse sui fianchi della bici, la borsa appoggiata sopra le due laterali, posizionate sulle ruota posteriore, il borsino sul manubrio, mentre Tiziano con il suo inseparabile carrellino. All’interno del borsone: la tenda, i materassini, i sacchi a pelo, l’occorrente per la bici, il fornellino ecc. e due borsine ai lati della ruota anteriore.
Indossiamo i guantini e il casco, la nostra divisa da bici e la maglietta tecnica di mi&ti Onlus, un abbraccio a Valentina, e quest’anno anche la sua creatura, Leonardo di 9 mesi.Forse per la prima volta in tanti anni fatico a salire sulla bici e dare il primo colpo di pedale.
Con il magone e gli occhi lucidi, parto, partiamo, agganciamo le scarpette ai pedali e via.Le salite ci aspettano e le discese, forse un po’ di pianura, il vento, la pioggia, il sole, la nebbia, le forature… speriamo di no! Tanta voglia di pedalare, scoprire, incontrare, sorridere e donare, gli ingredienti essenziali di ogni viaggio in bicicletta.
La prima giornata in bici, con il solleone, si conclude verso le h. 22.30 sotto una bella pioggia e una giornata faticosa.
Ceniamo e dormiamo a casa di Bobo e Irma, una bella coppia a cui voglio molto bene. Bobo sarà il nostro compagno di viaggio verso Capo Nord.La mattina partiamo verso le h. 6.30, dopo qualche chilometro ci riuniamo con Enzo Gabrieli, il quarto compagno, amico di tanti viaggi in bici, e randonneè (il nostro compagno di avventura nella Capo Nord del 2008). Ci dirigiamo verso Arco, percorriamo sul lago di Garda la pista ciclabile a balcone sul lago, peccato, poco più di 2,5 km poi di nuovo sulla statale.
Arriviamo ad Arco di Trento, ci sistemiamo in campeggio, poi andiamo in paese per il briefing.
125 partenti da tutta Europa e qualche Giapponese e Canadese per la North Cape 4000, ci siamo iscritti, perché Bobo, voleva seguire il percorso mentre io e Tiziano perchè volevamo tornare a Capo Nord per chiudere l’anello del 2008 Verbania – Capo Nord, percorrendo la Norvegia e Isole Lofoten, Lapponia norvegese e finalmente Capo Nord. Ma quest’anno attraversando un’altra parte dell’Europa e tutta la Finlandia e sui laghi.
Il percorso steso della North Cape 4000 è molto bello, molte strade non trafficate, passaggi in piccoli e curiosi paesini.
Per metà del viaggio fino quasi a Tallin la temperatura è veramente torrida, qualche pioggia, ma veramente nulla.
Percorriamo diverse strade sterrate, superiamo Varsavia, Praga e arriviamo a Tallin.
Praga e Varsavia, in bici le abbiamo attraversate in precedenti viaggi in bici, mentre Tallin, è la prima volta. Molto bella, specialmente la parte antica della città.
Iscrivendoci alla North Cape 4000, ci sono dei timbri di passaggio da fare, e sono per l’appunto:
PRAGA – VARSAVIA – TALLIN – ROVANIEMI E CAPO NORD.
Faremo i nostri timbri nei gate segnalati, godendo del viaggio e visitando le varie città, regalandoci delle mezze giornate di relax.
Abbiamo attraversato bellissimi paesaggi, immersi nella natura, strade in mezzo a boschi, colori del sottobosco e profumi.
Dalla Polonia all’Estonia, cicogne, renne, tanti uccelli, lepri, camminare nel sottobosco sembrava di stare in equilibrio su un materasso.
Il sottobosco punteggiato da mirtilli rossi e viola, e tanti, tantissimi funghi.Tanta salita, tutto un su e giù, alla fine del viaggio abbiamo calcolato 28.000 mt. di dislivello, non certo lunghe salite, se non l’ultima prima di raggiungere Capo Nord da Honnisvag, ma continui saliscendi.
La mattina sveglia alle h. 5/5.30 e partenza tra le
h. 6.00/6.30, la media di 150km al giorno, con vento a favore o a sfavore.
Però ogni giorno abbiamo avuto il tempo di recuperare la stanchezza, arrivando verso le
h. 15/16.
Ci siamo sempre divisi i compiti, chi il bucato, chi la spesa, chi la cena, ecc.
Io come sempre, ho la necessità di stare un po’ da sola, e a volte sono risultata scontrosa, ma sono così, disponibile, condivisibile, un po’ orso.Ci è capitato di fare dei campeggi liberi, e gente curiosa ci chiedeva da dove arrivavamo, e dove stavamo andando.
In Polonia, c’è stata una famiglia che ci ha offerto dei pomodori e un vaso di miele.
Abbiamo campeggiato in Estonia nel giardino di una casa privata, dove abbiamo utilizzato la loro acqua.
Abbiamo campeggiato in Finlandia sotto il porticato di un oratorio, dove un prete ci ha dato la possibilità di fare la doccia e la sauna.
Raccontando a tutti del perché del nostro viaggi, dei nostri precedenti viaggi solidali, delle cartoline e donando le nostre cartoline.A Tallin, abbiamo traghettato verso Helsinki.
Arrivati a Rovaniemi, sono rimasta un po’ delusa, pensavo di arrivare un paese da fiaba, invece è una città nuova con palazzi moderni.
Mentre il paese di Babbo Natale, si trova in collina, ma sembra Gardaland.
Abbiamo comunque fatto la foto con il gigantesco Babbo Natale, un omone di 2 metri e di più o meno 150 kg, molto simpatico!Proseguiamo verso il nostro viaggio verso Capo Nord, al Karasjok, inizio del fiordo al confine tra Finlandia e Norvegia.
Sono contenta, il viaggio seppur faticoso, mi sta dando tante soddisfazioni.
Con i compagni di viaggio, compreso il mio compagno di vita va tutto liscio, anche se la fatica si accumula di giorno in giorno.
I fiordi sono bellissimi, dentro e fuori, la sponda da raggiungere, sembra lì vicino invece devi fare tanti chilometri.
Le casette rosse, che punteggiano i fiordi, le renne che ti attraversano la strada, le barche con la pesca dei merluzzi.
Agosto e fine stagione, e non ci sono sulle rastrelliere appesi i merluzzi a seccare.
Siamo a 300km da Capo Nord, la paura mi assale,
LE GALLERIE … ben 4 lunghe gallerie prima di Honningsvåg e la più temuta, quella di 7km dove si scende di 220mt sotto il livello del mare e si risale per altrettanti; un lunga striscia nera con pendenza al 9%. Superata, con il cuore a mille.Arrivati ad Honningsvåg, facciamo un giro nel paese e acquisto i 700 francobolli per le cartoline solidali per ben 1.300€. Per raggiungere i 700 francobolli, entro in più negozi, perché alla posta ne hanno solo 200.
Andiamo al campeggio, prendiamo una delle tante casette di legno che ci hanno ospitato negli ultimi 15 giorni di viaggio. Nella grande cucina comune, cominciamo ad attaccare i francobolli e scrivere le ultime cartoline.
La mattina del 28 agosto, con un vento forte e trasversale, iniziamo la lunga salita verso Capo Nord, ogni tanto sono costretta a scendere dalla bici, perché il vento mi fa sbandare perdendo il controllo della bici.
Dopo due ore siamo in cima, felici di questa ennesima “impresa ciclistica solidale”, infreddoliti, con il vento che continua a soffiare, ci scattiamo qualche foto.
Poi entriamo nella struttura per l’ultimo timbro e di corsa a bere qualcosa di caldo e a mangiare un dolcetto.
Nel primo pomeriggio decidiamo di tornare alla base, ma io e Tiziano vogliamo andare a Knivsjelodden, 9km a piedi andata e 9km il ritorno.
È la parte più a nord, prima di Capo Nord, bene anche questa è fatta, dopo tre ore e mezzo di cammino siamo di nuovo alle bici, possiamo rientrare a Honningsvåg in campeggio.Con Tiziano decidiamo di andare ad Alta, all’aereoporto in bici, gli ultimi 230km.
Per cui la mattina ripartiamo verso Olderfjord, dove avevamo dormito in un campeggio la notte del 27 agosto, e 10 anni prima, 110km circa da Honningsvåg.
Devo rifare i tunnel a ritroso, mi preparo psicologicamente, lotto con la paura, ed è fatta, pedalata decisa e via.
L’ultimo giorno in bici, il più tosto, 120km di vento fortissimo, costretta a scendere diverse volte, sfinita, voglio buttare la spugna e fare l’autostop.
Ma no! Orgogliosa come sono, proseguo, spingendo la bici, risalendo, riscendendo per tutto il giorno, ma alla fine vinco io, arriviamo ad Alta verso le h. 18.Enzo si ferma all’aereoporto, Bobo che rientrerà in bici, va alla ricerca di un campeggio, io e Tiziano di un hotel e una cena in un delizioso ristorante.
Ci salutiamo con un arrivederci.
Io e Tiziano trascorriamo una bella serata.
Al mattino alle h. 6 siamo in aeroporto per il rientro a casa. FINALMENTE!
Bene, tra un po’inizierò a sognare il secondo viaggio.Grazie alle persone che hanno collaborato al progetto 2018:
Evelina per la realizzazione della brochure, la grafica delle maglie mi&ti Onlus e tanto altro,
mia cugina Diana per la realizzazione della cartolina e tutte i volantini delle varie manifestazioni realizzate per raccolta fondi.
Denise, Luciano, Valentina, Alberto, Marika ARCI VERBANIA, Maria, Danila, Florido Barale, Gianfranco Reboldi, Enzo Gabrieli, e tanti altri.
Colleghi ed amici che si sono prodigati per distribuire più cartoline possibili.
Ai nostri sponsor amici che si seguono da anni.
Alla prossima avventura sui pedali nel 2019!Milena & Tiziano, di mi&ti Onlus