Camper e bici

Arriviamo a Mostar il 18 agosto, dopo un su e giù attraversando vallate, grandi spazi aperti, prati tagliati, sopra di noi qualche falco, gazza e corvi nervini. Posteggiamo e inforchiamo le bici, un paio d’ore tra vie di ciottolato disegnati a rombo o cerchio, negozietti colorati, le moschee con il profumo di incenso, vie della città vecchia e il ponte distrutto durante la guerra e poi ricostruito. Don’t forget!  Centinai di turisti, con un vocio di diverse lingue, magico.
Ci sono diversi palazzi ancora distrutti dai bombardamenti, lì in memoria, per non dimenticare.
Torniamo al camper, diretti verso Međugorje.
Piccola, con un nuova chiesa affollata da credenti, i microfoni a scandire il rosario in serbo e poi in italiano e poi in altre lingue. Anche qui giriamo con le nostre bici.  Molti negozi di oggetti religiosi, rosari, immaginette e madonnine.
In serata, con il camper, ci sistemiamo in un campeggio.

19 agosto ripartiamo verso Dubrovnik, attraversiamo paesini e strette vie montane.
Capljina, Svitava, Hutovo, Gradac, tutto un su e giù, tra montagne rocciose, i frutteti, campi coltivati a peperoni, pomodori, meloni. Costeggiamo un lago paludoso, fino a Svitava, peccato che c’è immondizia sparsa ovunque. Nei giorni scorsi ho visto due discariche a cielo aperto, con persone munite di forconi, senza guanti o mascherine intenti nello spostare l’immondizia. Proseguiamo fino ad arrivare al mare a Neum e da qui costeggiamo fino a Dubrovnik. Bellissimo mare blu, trasparente, con le rocce a picco, i golfi, le isole. A Dubrovnik, prendiamo le bici e via per la parte vecchia della città circondata dalle mura fortificate. Splendida, con i palazzi in marmo bianco, le vie strette e altre larghe che sbucano in bellissime piazze con chiese, moschee e monumenti.
Come Sarajevo e Mostar, anche Dubrovnik è stata assediata durante la guerra per molto tempo.
Dopo 4 ore torniamo al camper, sorpresa 20€ di parcheggio. Però!
Proseguiamo verso Sibenik, Tiziano ci arriva in bici. Qui ci siamo arrivati la prima volta nel 2004 con Enzo, partiti da Verbania. Quanti bei ricordi!!
Il nostro percorso continua attraversato le varie isole in bici, Pag, Creta, Krk, per riprendere poi la terra ferma a Kraljevica e poi Rijeka. Poco prima di Rijeka, ci incontriamo con Gigi e sua moglie Lucia per una mangiata, sono in vacanza a Crikvenica con amici.

Il 20 agosto spediamo le ultime 200 cartoline a Stari Grad, dove l’impiegata, non crede che devo acquistare 200 francobolli per delle cartoline. Cerco di spiegare, ma non parla inglese. Alla fine ci intendiamo. Tiziano, fa gli ultimi 100km in bici fino a Senj, qui con Enzo ci eravamo fatti una scorpaccita di pesce. Il mare lungo la costa è splendido e ci sono molti ciclisti in bici con le borse. Non riesco a non piangere di rabbia, vorrei aver voluto esserci anch’io con le borse!!!
La costa frastagliata dalla scogliera, un dentro e fuori di golette e curve, un su e giù. Tutto incredibilmente meraviglioso!

Il 21 agosto a Materija, entriamo in Italia. Proseguiamo verso Treviso, un giro in bici per la città, molto carina e pulita con un’immensa piazza. A Bassano del Grappa andiamo a trovare un vecchio compagno di squadra di Tiziano, Leopoldo Ceccon dove arriviamo sotto un temporale forte e un cielo nerissimo. Una pizza in famiglia e verso le ore 22 ripartiamo verso San Vigilio, dove dormiamo fuori dal bar di Enzo.

Il 22 agosto, ultimo giorno di viaggio facciamo un’ultima colazione con Enzo, un abbraccio e poi via a riconsegnare il camper.

Non è stato il viaggio che mi ero prefissata di fare, ma è stato comunque interessante.
Siamo stati all’ospedale, alla scuola, abbiamo visitato diverse città, spedito le cartoline solidali e donato 6.250€ .

3.876km percorsi in camper, qualche chilometro in bici, nuovi amici e tanta solidarietà.
L’ospedale il Giardino delle Rose Blu, una volta veniva chiamato il Castello degli Orrori. Fortunatamente oggi, grazie a don Ermanno, vive di nuovi colori, sorrisi e tanto amore da donare a questi bambini sfortunati. Migliaia di volontari ogni anno trascorrono il loro tempo, donandolo.

Pensando a quale sarà il nostro prossimo progetto, ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a quello del 2016. Abbiamo regalato tanti sorrisi e speriamo di regalarne ancora.

Milena di mi&ti

 

Tour 2016, partenza rimandata!

Eccoci dopo mesi di preparativi, percorso e tappe, chilometri, ricerca di sponsor a sostegno dei progetti benefici, nuova cartolina solidale, brochure di presentazione, pianificazione di qualche video serata, cercando di non tralasciare nessun dettaglio, con l’obiettivo di superare i 4000€ donati nel 2015 e le 600 cartoline spedite dall’Australia.

Obiettivo raggiunto per i progetti 2016: al 5 agosto abbiamo donato 6325€, mentre, non abbiamo superato le 600 cartoline. Siamo molto soddisfatti, vogliamo ringraziare tutti, sponsor, amici, parenti, colleghi, conoscenti, chi oltre ad acquistare la cartolina si è impegnato a distribuirne un po’. Questo ci ha dato la possibilità di superare quanto donato lo scorso anno.
Ci prefissiamo di migliorare, vogliamo continuare a regale sorrisi.

Tiziano ci siamo? Ok è il 30 giugno, tutto o quasi pronto. Dai facciamo ancora un po’ di km di allenamento

perché il 23 luglio, giorno fissato per la partenza del nostro tour solidale, ci aspettano circa 3500km da percorrere da Verbania, per Lubiana, Gornja Bistra, Zagabria, Belgrado, Sarajevo, fino a Dubrovnik, poi Medugorje, Rijeka, Gorizia, Trento e di nuovo Verbania, con le nostre bici cariche di bagagli ed emozioni da vivere per l’ennesimo viaggio sulle due ruote, c’è da spingere sui pedali.

Ok! 3 luglio, è domenica, una delle tante trascorse in bici, decidiamo di fare un’uscita in tandem, borracce piene, cielo azzurro, e 150/170km più o meno da percorrere, intervallate da risate, gelato e tanti pensieri che frullano nella testa.

Dopo 15km si spegne la luce, c…o che male! Mi ritrovo a terra, una macchina si blocca di colpo ad un passaggio pedonale e andiamo a sbatterci contro. Non mi muovo, che male!!! C…o che male!!! Ambulanza, bici distrutta, ma per fortuna Tiziano non si è fatto nulla! Ho le lacrime che sgorgano come ruscelli dai miei occhi, disperata, il primo pensiero è: “dai, sarà una botta!”. Ospedale, radiografia, l’ortopedico che alle 15,00 mi comunica: mi dispiace, ma c’è una frattura al bacino, 30 giorni di riposo a letto. Non caricare la gamba, ci rivediamo per il controllo.

No! No! No! Singhiozzo come una bambina, non riesco a smettere di piangere, sono arrabbiata.

Ok! Ora sono qui distesa nel mio letto! Il mio corpo è fermo, quasi immobile, Valentina mi accudisce in tutto e per tutto, mia figlia, ormai da tempo si sono invertiti i ruoli.

Mamma stai attenta! Mamma chiamami! Mamma mandami almeno un messaggio! Mamma mettiti il casco! E io: Ok ok ok!! Valentina, non ti preoccupare!!!
Ok! Comunico alla mia famiglia l’intenzione di partire dopo il controllo dall’ortopedico.

Tranquilli, faremo 1/4 del viaggio in bici, ma almeno a Gornja Bistra voglio arrivare!!

Lascio immaginare i commenti.

Partirò!! Come? Prima di tutto con il cuore, con le circa 800 cartoline raccolte e da spedire una volta arrivati a Gornja Bistra per trascorrere i due giorni nell’ospedale pediatrico de “Il Giardino delle Rose Blu“. Come? Sto/stiamo valutando.

Certo dopo un fermo obbligato di 30 giorni, la frattura è appena saldata, sarà dura pensare di poter pedalare tutto il giorno.

Opzioni: Bici elettrica? Camper + bici alternandoci io e Tiziano?

Obiettivo post frattura, partenza 9 agosto e… chi vivrà vedrà!!
Vi racconteremo strada facendo!

Milena, di mi&ti